Bonsoir ma dames!
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Scusate per l'assenza di ieri ma anche io ogni tanto vado in giro :) Oggi sono un po' indecisa su cosa scrivervi...ci sono così tante cose! Sinceramente stamani, sono un po' amareggiata: vedo troppe cose che non vanno nel mio ambiente e tante figure si appropriano del mio ruolo. Purtroppo, la gravidanza e tutto ciò che è inerente ad essa è vista da molti come un pozzo di soldi...un posto in cui sguazzare e farsi pagare. In questo periodo di crisi, soprattutto, con figure che escono fuori come i funghi dopo un acquazzone: doule, assistenti alla maternità e chi più ne ha più ne mette. Cominciamo che io sono per una collaborazione tra le figure: più persone che sostengono la donna possono dare un ottimo ricordo dell'esperienza nascita. Io però non capisco: si parla di sostegno puramente psicologico e counselling, ma intanto io vedo persone che si improvvisano a fare corsi di psicoprofilassi al parto, chi si impersona a dare consigli sull'allattamento, chi parla di sostegno in gravidanza, travaglio di parto e nel puerperio. Io mi chiedo: ma esattamente cosa significa questa parola sostegno? Sostegno psicologico? Sostegno fisico? Sostegno di che genere? Io vi ho già detto cosa compete all'ostetrica per legge e anche il sostegno le compete. Ma non vi ho parlato esattamente che tipo di sostegno fa...L'ostetrica è quella che mentre una donna è in travaglio non le lascia la mano un attimo..è quella che nonostante veda che ci sia "qualcosa che non va" riesce a tranquillizzarti con un sorriso mentre in realtà all'interno non sorride...è quella che vede la patologia incombere e la risolve prima che arrivi mentre il cuore
le batte a 3000 senza che tu te ne accorga (per poi magari mettersi a piangere di nascosto per lo spavento)..quando ti vede non vede il simbolo del dollaro, vede quella che sei e quella che potresti essere: ti vede come donna e come madre contemporaneamente riuscendo a non scindere i due ruoli...è quella che sincronizza il tuo respiro con il suo durante le contrazioni e a cui stritoli la mano quando il dolore diventa intenso...è quella che ti fa i massaggi contro il dolore e che ti asciuga la fronte..è la prima donna che "vede" il tuo bambino con le mani durante la visita (riuscendo a capire esattamente dov'è e com'è combinato) perchè le sue mani sono i suoi occhi.. è la prima a vedere i capelli del tuo bambino, a sapere se è biondo o bruno, se è capellone o calvo..è quella che scherza quando sei preoccupata per qualcosa..è quella che entra in camera dicendoti buongiorno, apre alla finestra e chiacchera con te..è quella che ti incoraggia a non mollare l'allattamento dopo qualche ora.. è quella che anche se non è d'accordo con te su un eventuale IVG non ti molla e ti sta vicino anche dopo e anche contro il suo credo sapendo che ripercussioni può avere tutto ciò..è quella che durante i corsi pre-parto usa la visualizzazione per farti prendere coscienza di te e farti rendere conto che tu sai già partorire ed essere madre..E' quella che era presente quando tu sei nata..E' quella che era presente quando tua madre è nata..è quella che era presente quando tua nonna, bisnonna, trisavola è nata...Non vede colore della pelle, non vede malattie, non vede età anagrafica. E' lì con te perchè crede in te e soprattutto crede nella vita..e nella speranza..nella speranza che le cosi da quel momento in poi per te diventeranno meravigliose..E' quella che farà l'educazione sessuale ai tuoi figli perchè la prevenzione è importante..Magari ha rinunciato a famiglia, figli o ha dovuto trascurarli per l'amore per la professione..Perchè l'ostetrica in fondo è solo una povera innamorata: una sciocca che ama tutte le donne..e le ama senza che loro lo sappiano e senza rendersene conto e senza sperare che questo amore venga ricambiato..insomma..un'inguaribile romantica..Ma non dimentichiamoci una cosa: ostetriche non si nasce ma ci si diventa..E ci si diventa a dispetto di tutto e tutti con tre anni di Università, (o prima la scuola di due anni), sacrifici, materie di cui non ti interessa niente (tipo biochimica) ma che ti devi "dare" comunque, materie in cui vedi il corpo femminile che cambia, vedi quale miracolo possa essere la vita, impari a conoscere tutte le cose meravigliose ma anche ogni cosa orribile che possa accadere..impari come arginare le difficoltà, come riconoscere se qualcosa non va e tutto ciò solo nella teoria..e poi c'è la parte migliore: quella pratica. Quella in cui fai la notte in ospedale lavorando come una pazza per poi essere a lezione alle 9 senza aver dormito nemmeno 5 minuti..diventi assuefatta al caffè che non ha più effetto perchè ne hai preso talmente tanto per non dormire che non funziona più...e poi quando riesci a dormire nel tuo letto continui a sentire i battiti di un cuoricino in sottofondo come se ci fosse in "tracciato" in corso...quei momenti in cui in 5 minuti riesci ad essere in sala operatoria già pronta perchè si deve fare un cesareo d'urgenza.. quei momenti orribili in cui perdi un bambino o una donna e ti sembra che tutto il mondo ti sia crollato addosso perchè a dispetto di chi sia la colpa, l'unica cosa che conta per te è che il tuo amore (corredato di professionalità) non è bastato e chiedi a Dio "Ma perchè?"..eppure non perdi mai la fede e la speranza che possa andare meglio..un'ostetrica è la forza anche di se stessa perchè non c'è nessuno che può capirla.. Impari tutto in questi tre anni faticosissimi per cui hai dovuto intanto superare un esame pesantissimo all'inizio (l'anno in cui mi sono iscritta io c'erano solo 10 posti) in cui fai esami, tirocinio non retribuito (1500 ore in cui non esistono sabati, domeniche e feste: è lavorativo tutto l'anno) e lezione tutto insieme; magari perdi amici, fidanzati perchè nessuno capisce che non sei più te stessa, che ormai è tutto cambiato. Che ormai non ci sei tu per prima. Che ormai sei ostetrica.. E con tutto il rispetto per tutte le altre figure che citavo prima, io non penso che tutto ciò si possa imparare in 6 weekend o in 3 settimane di corso..Non credo che nemmeno 1/100 di tutto quello che abbiamo fatto si possa imparare in 6 weekend... Non credo che la parte psicologica o il sostegno all'allattamento si possano imparare in 6 weekend o in 3 settimane..io per il sostegno all'allattamento ho passato 3 materie, tantissimo tirocinio nel reparto di ostetricia e nel nido (9 mesi a stretto contatto con donne e neonati), e ho concluso con una tesi di 199 pagine.. Secondo voi, chi è più capace nel sostegno all'allattamento? Sicuramente ci saranno ostetriche che hanno dimenticato chi sono e qual è il loro ruolo, ma io no, non dimentico, non dimenticherò, io sono una PROFESSIONISTA seria, competente e reale..non tollero infiltrazioni non ben precisate da figure NON PROFESSIONISTE (dato che non hanno un albo professionale) NON RICONOSCIUTE DALLA LEGGE, NON ADEGUATAMENTE FORMATE! Che senza volerlo, perchè non voglio credere nella mala fede, potrebbero NUOCERE alla salute del mio amore: la donna, la gravida, la madre, il neonato.
Scusate lo sfogo serale..domani riprenderemo con la crescita del feto nel secondo semestre di gravidanza..un bacino a tutte (se mai mi leggerete)
Tschau