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lunedì 2 aprile 2012

Pillola dei cinque giorni dopo..contraccettiva o abortiva?

 Hello to everyone!
Oggi parliamo di un argomento un po' spinoso che viene fuori dalla cronaca odierna: da oggi nelle farmacie è in vendita la "pillola dei cinque giorni dopo". Ma cos'è esattamente questa pillola? Che meccanismo d'azione ha? E che differenze ci sono con la tanto conosciuta "pillola del giorno dopo"? 
Cominciamo col dire che questi farmaci vengono definiti come contraccettivi d'emergenza perchè vengono presi a seguito di un rapporto a rischio di gravidanza. La pillola del giorno dopo il cui principio attivo è il LEVONORGESTREL è composta fondamentalmente da estrogeni ad alte dosi che impediscono lo scoppio del follicolo e quindi l'ovulazione: tanto che la sua efficacia diminuisce col passare delle ore..0,8% di gravidanze se assunto nelle prime 12 ore fino a 4,1% se assunto alle 72 ore..Dunque è ben risconosciuto il termine contraccettivo dato che se la gravidanza è già in atto non ne impedirebbe l'impianto nè la concluderebbe..Parliamo adesso invece della "nuova" pillola (nuova per noi dato che siamo l'ultimo paese europeo che la commercializza). La Pillola dei cinque giorni dopo è composta da una molecola chiamata ULIPRISTAL ACETATO che è un progestinico. Il suo meccanismo d'azione è doppio: uno principale che blocca l'ovulazione, e uno secondario che diminuisce lo spessore dell'endometrio. L'ulipristal acetato si è dimostrato molto più efficare del levonorgestrel. E allora dove sta il problema diranno molte di voi? Il problema c'è. Infatti secondo gli ultimi dati, le gravidanze a a 5 giorni dopo si attesterebbero intorno alle 0%..non trovate qualcosa di strano nei dati? Se inibisse solo l'ovulazione per un calcolo delle probabilità, ci dovrebbe essere una percentuale di gravidanza indesiderate e invece nisba. E come mai? Come è possibile? La soluzione è semplice: la pillola semplicemente impedirebbe l'impianto dell'embrione anche formato. E allora direte voi, non dovrebbe essere definita abortiva? E qui sta l'inghippo. Per chi dovrebbe essere definita così? Ricordiamo che il monto scientifico non ha religione è assolutamente (e a ragione) laico. L'OMS definisce come inizio vita l'IMPIANTO dell'ovulo fecondato e non la FECONDAZIONE. Per molte religioni (tra cui la cattolica) invece è la fecondazione l'inizio vita. Quindi per l'OMS anche l'ulipristal acetato è un metodo contraccettivo. Per la scienza è un metodo contraccettivo, per la religione no. E quindi? Che si fa? Beh a questo punto la risposta è semplice..sta alle propria coscienze e alle proprie scelte, a quello a cui si crede..Se si crede che la fecondazione sia vita, allora questa pillola non fa per voi..potrebbe agire per bloccare l'ovulazione ma anche per fermare l'impianto..se invece pensate che non sia vita l'embrione e che inizi solo quando si impianta nell'utero allora è il contraccettivo perfetto, sicuro con pochissimi effetti collaterali e un'altissima percentuale di riuscita..a questo punto la parola a voi. Essere donna significa anche avere la consapevolezza delle proprie scelte.
Bacini a tutte
Tschau!

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