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martedì 31 luglio 2012

Come si forma il latte?


La lattazione è l’insieme dei processi che comportano lo sviluppo morfo-funzionale della ghiandola mammaria, l’inizio ed il mantenimento della secrezione lattea e l’espulsione del latte. Comprende: 
  1. Sviluppo e preparazione della ghiandola mammaria 
  2. Lattogenesi o “montata lattea” 
  3. Galattopoiesi (mantenimento della secrezione lattea) 
  4. Eiezione del latte


Sviluppo e preparazione della ghiandola mammaria 

 La mammella completa il suo sviluppo solo in gravidanza grazie agli estrogeni ed al progesterone. 
 Nelle cellule della mammella si accumulano gocce di lipidi e protidi (precursori del latte), con aumento di volume. 
  •  La fuoriuscita del latte nel lume alveolare avviene per secrezione perchè all’esterno delle cellule ghiandolari degli acini stanno cellule mioepiteliali contrattili (cellule a paniere). Altre cellule mioepiteliali stanno intorno ai dotti escretori (importanti per l’espulsione del latte). 
  •  In gravidanza l’aumento di volume della mammella è dovuto soprattutto all’aumento della componente ghiandolare, meno per l’aumento del connettivo e del tessuto adiposo.
A volte nelle primigravide all’inizio della gestazione il capezzolo spesso è rigido e parzialmente retratto ma poi si mobilizza e diventa più prominente quasi sempre (grazie agli estrogeni prodotti).


LATTOGENESI 

 La Prolattina (PRL) è l’ormone principale per la lattogenesi, garantisce la secrezione lattea e la sintesi della più importante proteina del latte, la CASEINA.  Lo stimolo ormonale che avvia la lattogenesi è dato dalla caduta improvvisa dopo il parto dei livelli di Estrogeno e Progesterone. La Prolattina è così libera di agire a livello mammario. Almeno per 6 mesi nella donna che allatta, la PRL rimane alta. 

1. FASE COLOSTROGENA: dai primi mesi di gravidanza inizia una modesta attività secretiva mammaria con produzione del “colostro”, liquido ad alto contenuto proteico. Si protrae per i primi 4-5 gg dopo il parto. 

2. FASE LATTOGENA: è detta anche “montata lattea” ed è la fase in cui inizia la vera lattogenesi. Si caratterizza per turgore mammario, congestione, aumento temperatura locale, tensione, Nei primi giorni della fase lattogena il latte ha caratteristiche intermedie tra il colostro ed il latte definitivo. Il latte definitivo o maturo è prodotto dal 10-15°g. Lo stimolo suzionale già dalle prime ore dopo il parto favorisce la lattogenesi e ne determina il corretto svolgimento. 


GALATTOPOIESI 

E’ il mantenimento della secrezione lattea e dipende da un riflesso innescato dalla suzione del capezzolo (riflesso mammillo-ipotalamo-preipofisario o eccitosecretorio). La suzione del capezzolo provoca a livello ipotalamico un’inibizione della dopamina con aumento dell’immissione in circolo di PRL. I livelli più alti di PRL si hanno alla fine della suzione (preparazione della ghiandola alla poppata successiva). Lo stimolo suzionale è indispensabile per il mantenimento della lattazione. Anche per la galattopoiesi oltre che la PRL sono importanti altri ormoni (tiroxina, ormoni corticosurrenalici, insulina). Quando cessa la suzione, si arresta la galattopoiesi ed il tessuto ghiandolare mammario torna allo stato pregravidico.

EIEZIONE DEL LATTE

Tra una poppata e l’altra il latte viene prodotto continuativamente e si accumula in tutto l’apparato escretore. 
Questo latte è 1/3 di quello che verrà emesso con la successiva poppata e contiene pochi lipidi e protidi (LATTE ANTERIORE). Con la suzione si attiva il riflesso mammillo-postipofisario con liberazione di ossitocina e contrazione delle cellule mioepiteliali alveolari e duttali con eiezione del latte e immissione nei dotti del “latte posteriore” ricco in lipidi e protidi (2/3 di tutto il latte prodotto): la parte finale sarà più ricca quindi di lipidi e protidi. Per aspirazione dovuta alla suzione e per contrazione mioepiteliale da ossitocina, si ha il deflusso del latte. Per effetto dell’ossitocina durante la poppata la puerpera può avvertire le contrazioni uterine (morsi uterini) che favoriscono l’involuzione uterina. In varie situazioni la secrezione di ossitocina può avvenire senza lo stimolo tattile (avvicinamento o pianto del neonato). La PRL invece deve essere sempre disponibile per mantenere la secrezione e rimpiazzare il latte emesso. La mammella immagazzina il latte al massimo per 48 ore, dopo le quali la produzione si riduce.



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