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mercoledì 16 maggio 2012

TUTTO SULLA CONTRACCEZIONE


Il tema della contraccezione è sicuramente una questione delicata su cui spesso si ha una scarsa informazione. L’ignoranza o le idee non corrette sui metodi contraccettivi possono portare a vivere male la propria sessualità, perché i rapporti sessuali sono legati alla paura di una gravidanza non voluta o al timore di contrarre infezioni sessualmente trasmissibili.Con questo post descrivo sinteticamente i principali metodi contraccettivi, ma consiglio di rivolgersi anche alla propria OSTETRICA per chiarire tutti i dubbi ed essere indirizzati a una scelta consapevole dell’uso degli anticoncezionali.


COS'E' DUNQUE LA CONTRACCEZIONE?
La contraccezione è il blocco temporaneo della capacità riproduttiva tramite:

  • Mezzi comportamentali (coito interrotto) 
  • Mezzi farmacologici (pillola o minipillola) 
  • Mezzi meccanici (metodi di barriera) 
  • Mezzi chirurgici (sterilizzazione tubarica con legatura o taglio delle tube, spesso è un mezzo definitivo). 
Non esiste ad oggi un contraccettivo ideale e cioè:

  • Innocuo 
  • Facile da usare 
  • Del tutto accettabile psicologicamente 
  • Reversibile sempre alla sospensione 
  • Sicuro al 100% 
Una questione importante riguarda la libera scelta del metodo: l'ostetrica dovrebbe illustrare tutti i metodi contraccettivi e fornire elementi chiari che riguardano la percentuale di fallimenti, le possibili controindicazioni e gli eventuali effetti collaterali.

QUALI SONO I METODI NATURALI 

Questo termine si riferisce a quei metodi che mirano all'individuazione del momento dell'ovulazione, e si basano sull'astensione dai rapporti per 3-4 giorni prima e dopo tale periodo. Infatti, sia gli ovociti che gli spermatozoi sopravvivono fino a 3-4 giorni. Questi metodi non hanno effetti collaterali o controindicazioni, ma un indice di Pearl piuttosto alto che arriva al 40%.

Coito interrotto è forse il metodo più impiegato. Ha una percentuale d'insuccessi del 25 30% in quanto si possono avere piccole perdite di sperma che precedono la vera eiaculazione o perché l'estrazione del pene può essere tardiva. Non ha controindicazioni, ma può interferire con il piacere sessuale.
Ogino Knaus si basa sull'astensione dai rapporti per 3-4 giorni prima e dopo la data presunta dell'ovulazione che, mediamente, avviene intorno al 14° giorno per le donne che hanno cicli regolari di 28 giorni. È altamente probabile, ma non sicuro, che l'ovulazione preceda di 14 giorni la mestruazione. Per svariati motivi in un discreto numero di casi l'ovulazione può avvenire in tutt'altro momento, non facilmente prevedibile. Ha un indice di sicurezza del 70-80%.
Rilievo della temperatura basale la temperatura corporea è relativamente bassa nella fase pre-ovulatoria, poi s'innalza di 4-5 decimi e si mantiene vicino ai 37°C fino alla successiva mestruazione. Bisogna misurare la temperatura interna (rettale o vaginale), al mattino, a digiuno e prima di alzarsi dal letto e riportarla su un apposito grafico. Si possono avere rapporti liberi solo dal 4° giorno dopo l'innalzamento della temperatura. Si tratta quindi di un metodo che può essere utilizzato soltanto dopo l'ovulazione.
Metodo Billings si basa sulla determinazione del periodo fertile mediante l'osservazione delle modificazioni del muco cervicale che in prossimità dell'ovulazione diventa fluido, trasparente e può essere stirato in lunghi filamenti. La donna percepisce una sensazione di umidità che contrasta con la secchezza vaginale che precede o segue tale periodo. 
Metodo sinto-termico la sicurezza contraccettiva dei metodi naturali può essere migliorata combinando i parametri dei tre metodi precedenti e alcuni sintomi caratteristici dell'ovulazione. I crampi addominali e la tensione mammaria, spesso presenti nel periodo precedente l'ovulazione, e il dolore acuto che può accompagnare lo scoppio del follicolo sono segni molto validi per alcune donne.
Rilievo del picco di LH con metodologie più o meno sofisticate mira ad individuare, su un campione di urine, il picco di LH prima dell'ovulazione. Il metodo indica così che l'ovulazione avverrà entro le 8-12 ore successive. La donna esegue il test da 2-3 giorni prima della data presunta dell'ovulazione fino al momento della positività. L'applicazione di questo metodo è simile a quello della temperatura basale. È anche disponibile un dispositivo più sofisticato (monitor elettronico) che mira ad individuare i livelli di due ormoni chiave: l'Estrone-3glucuronide (E3G), il cui aumento coincide con il cambiamento del muco cervicale, e l'ormone lutenizzante (LH), il cui innalzamento induce l'ovulazione e ne segnala quindi l'imminente arrivo. Questo metodo funziona monitorando i propri livelli ormonali in modo da segnalare, attraverso 2 spie luminose, quali sono i giorni a rischio di gravidanza. 


Miti e pericoli 

Alcune donne utilizzano, come metodo contraccettivo, accorgimenti che non sono assolutamente ritenuti sicuri. Ci riferiamo all'impiego di lavande vaginali eseguite subito dopo un rapporto. Esse risultano inefficaci in quanto alcuni spermatozoi possono raggiungere la cavità uterina anche in pochissimi minuti. Inoltre, le lavande possono ridurre l'efficacia contraccettiva di eventuali sostanze spermicide.Attenzione anche al cosiddetto petting, termine inglese che indica l'insieme delle pratiche sessuali che escludono la penetrazione vaginale. E' praticato soprattutto dagli adolescenti che, pur volendo vivere un certo grado di intimità fisica, non sono ancora pronti ad affrontare il rapporto completo. Il petting non è privo di rischi. Infatti, durante l'orgasmo alcuni spermatozoi possono raggiungere la vagina, anche quando l'imene è ancora integro.L'allattamento al seno non dà alcuna sicurezza contraccettiva, anche nel caso di 6-8 poppate al giorno. In genere, anche per le donne che nutrono al seno il proprio bambino, l'ovulazione avviene in una piccola percentuale di casi 10-12 settimane dopo il parto, con conseguenze spesso inattese e indesiderate. Le donne che allattano possono usare il profilattico, la minipillola e la spirale.


Metodi meccanici o di barriera 


Hanno il beneficio di contribuire a proteggere dalle MST (malattie sessualmente trasmissibili) e da K alla cervice. Impediscono la penetrazione degli spermatozoi nel canale cervicale o nella vagina:


  • CONDOM 
  • DIAFRAMMA 
  • SPUGNE 
  • SPERMICIDI 
  • CONDOM o PRESERVATIVO 


CHE COS'E'? 
Detto anche preservativo o condom, fa parte dei metodi anticoncezionali di barriera per uso maschile. E’ costituito da una guaina in lattice (ma ne esistono anche in altri materiali), sottile ma resistente, che deve essere applicata sul pene eretto, subito prima del rapporto sessuale, per impedire che il liquido seminale entri in contatto con la vagina. E’ un metodo abbastanza sicuro ed è l’unico contraccettivo che protegga dall’HIV (virus dell’AIDS) e dalle altre infezioni sessualmente trasmissibili. E’ facilmente reperibile; si può, infatti, acquistare in farmacia, al supermercato, in tabaccheria o presso i distributori automatici senza bisogno della ricetta medica. Molto diffuso e accettato, ben usato ha una % bassissima di fallimento.E’ possibile sporadicamente reazione allergica alla gomma o alla polvere antifecondativa e al lubrificante che può contenere.Esiste da un po’ anche il condom femminile (FEMIDOM). 

COME SI USA? 
Il condom va conservato lontano da fonti di calore, e fatta attenzione a non lacerarlo con unghie ed anelli; 
Va inserito assolutamente prima di cominciare il rapporto in quanto gli uomini possono avere delle perdite con spermatozoi vivi anche molto prima dell’eiaculazione e di conseguenza, in questo caso, la sua sicurezza si avvicina a quella del coito interrotto; 
Si inserisce appoggiandolo sulla punta del pene per il verso giusto, cioè quello che ne permette lo srotolamento lungo l’asta;
Se non si srotola è stato messo dalla parte sbagliata, buttare il preservativo, prenderne uno nuovo e ricominciare; 
Usare solo profilattici con serbatoio. 
Il pene va estratto dalla vagina immediatamente dopo l’eiaculazione stando attenti a portare con sè il preservativo, perchè la naturale riduzione di volume del pene può comportare la perdita del profilattico all’interno della vagina con conseguente spargimento del liquido seminale appena emesso. E’ possibile la rottura del preservativo; per evitarlo è consigliabile iniziare il rapporto attendendo una corretta lubrificazione vaginale.Il preservativo è al momento attuale considerato anche un mezzo fondamentale per la protezione dalle malattie a trasmissione sessuale.Esistono vari tipi di preservativi in commercio (quelli più sottili sono i meno resistenti).

DIAFRAMMA 

CHE COS'E? Piccola calotta di gomma che va introdotta profondamente in vagina con l'ausilio di una crema lubrificante o spermicida. Il diaframma viene mantenuto in sede, davanti al collo dell'utero, da un cercine semirigido che si adatta alle pareti della vagina, creando una vera barriera alla risalita degli spermatozoi. Oggi poco utilizzato. Ha forma a cupola ed è fatto di gomma vulcanizzata, con una base ad anello metallico (piano, a spirale, ad arco) di diametro variabile (50-105 mm) con incrementi di 5mm.

COME SI USA? Applicato correttamente deve inserirsi tra la sinfisi pubica e il fornice vaginale posteriore, nascondendo parete vaginale anteriore e collo. Associato a spermicidi ne aumenta l'efficacia. Ne è controindicato l’uso in presenza di uretro-cisto-rettocele, pareti vaginali rigide, esiti di plastica, prolassi genitali, flogosi acute o croniche. Andrebbe applicato 3h < rapporto e tolto 6h >. Poi va solo lavato e asciugato.Per quasi vent'anni non si è più usato il diaframma in questo Paese. Colpa, veniva detto, del nonoxinolo, lo spermicida contenuto nelle creme.Il diaframma è un dispositivo medico di Classe II A, così come il nuovo spermicida, che non contiene più nonoxinolo, ma acido lattico, e quindi non è necessaria la ricetta medica. Può essere misurato da un’ostetrica che lo conosca, ed è totalmente innocuo e sicuro non certo come la pillola, ma con un ottimo indice di Pearl (2-4 se associato ad una crema spermicida). Per tutte le donne che non possono o non vogliono prendere la pillola è un’ottima alternativa. 

"OMNIFLEX " Diaframma in silicone modellato, color carne, Latex-Free, flessibile su ogni piano (a calotta olandese), Sterilizzabile, Ipoallergico; disponibile in 8 misure. 
"ARCHINGFLEX" Flessibile su un unico piano (ad archetto) Flessibile su un unico piano (ad archetto) Flessibile su un unico piano (ad archetto) Flessibile su un unico piano (ad archetto) 
"CONTRAGEL" (CONTRACCETTIVO SPERMICIDA IN GEL): Formulazione idrosolubile di colore trasparente a base di acido lattico. Fornisce una barriera chimica a protezione del collo dell'utero e abbassa il valore del PH immobilizzando gli spermatozoi. Adatto all'uso con diaframmi in Lattice o Silicone o con profilattici in gomma di Lattice naturale o Poliuretano.
SPUGNE VAGINALI è il più vecchio metodo intravaginale.Ne esistono due tipi:- In collagene- In collatex (poliuretano + spermicida). L’APPLICAZIONE è SEMPLICE. Va applicata al momento del rapporto e non rimossa prima di 6h.
SPERMICIDI Sostanze chimiche di solito da usare in associazione con gli altri metodi di barriera. L’ effetto può essere elettrolitico, tensioattivo, inibitore enzimatico, etc. Le formulazioni sono varie (creme, paste, schiume, pessari anelli, tavolette effervescenti)Va introdotto da alcuni min a mezz’ora < rapporto e non vanno effettuati lavaggi prima delle 6hHanno effetto protettivo contro Lue, Gonorrea, Virus, Trichomonas.Sono poco costosi ma possono dare reazioni allergiche.Sono controindicati nei soggetti allergici e in caso di flogosi vaginale. 

DISPOSITIVO INTRAUTERINO (IUD) La collocazione in cavità uterina di opportuni dispositivi è molto diffusa e ben accettata anche perché quasi priva di effetti collaterali. 
CHE COS'E'? Si tratta di un piccolo supporto in plastica (a forma di 'T', di '7', o di 'Y') attorno al quale è avvolto un filamento di rame, da cui il nome di spirale. Sono costituiti da materiale plastico reso radiopaco per l’aggiunta di Sali di Bario per fare in modo che sia recepibile in cavità uterina. 
COME FUNZIONA? Viene applicato nella cavità dell'utero durante il flusso mestruale con l'aiuto di una cannula flessibile, spinta delicatamente dal ginecologo nel collo dell'utero. Il filo di cui sono dotati, deve sporgere dall’ORIFIZIO UTERINO ESTERNO in vagina in modo da consentirne il controllo e la rimozione.Negli IUD “medicati”, si aggiunge al supporto in plastica, rame, argento, P, progestinici (LNG-Levongestrel) per > l’efficacia. Devono essere periodicamente sostituiti (4-5 anni)
QUAL è IL MECCANISMO D'AZIONE? Il meccanismo d’azione non è chiaro, probabile che sia legato alla reazione infiammatoria prodotta dallo stesso 'corpo estraneo' sulla cavità dell'utero. Ciò rende l'endometrio non idoneo all'impianto. Vengono, inoltre, liberate alcune sostanze che danneggiano la cellula uovo e rallentano la risalita degli spermatozoi dal canale cervicale. La liberazione di ioni del rame potenzia la reazione infiammatoria e la capacità contraccettiva del mezzo. Vanno applicati durante la mestruazione, preferibilmente poiché l’OUE è più svasato. Questo metodo non è utilizzato per le donne che sono contrarie all’aborto.

Controindicazioni: 
  • Nullipare
  •  Utero ipoplasico (mal sviluppato, piccolino e che si può facilmente perforare 
  • Flogosi pelviche in atto o pregresse 
  • Malformazioni uterine 
  • Fibromi (patologia benigna più frequente) 
  • Menometrorragie 
  • Dismenorrea 
  • Trattamento con anticoagulanti (Coumadin) 
  • Spesso lo IUD provoca contrazioni uterine.
Quali sono gli effetti collaterali 
Gli effetti collaterali sono poco frequenti e solo il 10 percento di coloro che usano lo IUD presenta un leggero aumento del flusso mestruale, crampi uterini o piccole perdite di sangue (spotting) nel corso del mese. In meno dell'uno percento dei casi questi disturbi diventano talmente significativi da rendere necessaria la rimozione anticipata. In qualche caso la spirale può essere espulsa spontaneamente. La temutissima perforazione dell'utero è un evento davvero rarissimo, impossibile se l'applicazione viene eseguita da un medico esperto.

Complicanze: 
  • Dislocazione 
  • Aumento dell’entità della mestruazione 
  • “Embedding” (incastrarsi di un braccio nel miometrio) 
  • Perforazione uterina 
  • PID (Pelvic Inflammation Disease – Malattia Infiammatoria Pelvica) 
  • Gravidanza intrauterina o GEU (gravidanza ectopica) 
  • Morte per PID, perforazione e peritonite, GEU, aborto settico) 
L’applicazione dello IUD in puerperio è sconsigliata prima di 6 settimane dal parto a causa dell’elevata % di espulsione e del rischio maggiore di infezioni.
Indice di sicurezza: l'indice di sicurezza si aggira intorno al 98 percento; le gravidanze indesiderate sono meno dell'uno per cento con i dispostivi dell'ultima generazione. L'inserimento della spirale entro 3 giorni da un rapporto a rischio (la cosiddetta contraccezione d'emergenza) ha un'efficacia di circa il 99 per cento.

Spirale al progesterone
Il progesterone modifica l'endometrio, rendendolo meno idoneo all'impianto, e altera la composizione del muco cervicale. Questo tipo di spirale è soprattutto adatto per quelle donne che presentano i disturbi sopra descritti, in quanto il progesterone determina modificazioni che fanno diminuire la quantità del flusso. Dopo un anno circa il flusso si riduce drasticamente con notevole sollievo per quelle donne che da sempre hanno avuto cicli emorragici e di conseguenza anemia. In una piccola percentuale di casi si può addirittura avere amenorrea, cioè completa assenza delle mestruazioni. 


La contraccezione ormonale 

Estroprogestinici ("pillola")

COME FUNZIONA: La pillola contiene due tipi di ormoni sessuali femminili: un estrogeno e un progestinico. In commercio vi sono numerosi tipi di pillola che differiscono tra di loro per il tipo di molecole utilizzate e per la loro quantità. Il meccanismo d'azione si basa sul blocco dell'ovulazione. Questo viene ottenuto per diminuzione della produzione di FSH e LH. Inoltre la pillola agisce anche indirettamente sull'endometrio, bloccando le modificazioni utili per l'impianto, e sul collo dell'utero, rendendo il muco più impenetrabile alla risalita degli spermatozoi.

COME SI ASSUME Bisogna assumere un confetto al giorno, dal primo giorno del flusso per 21 giorni, possibilmente alla stessa ora. Poi si fa una pausa di sette giorni, durante la quale arrivano le mestruazioni, generalmente dopo due o tre giorni dall'ultimo confetto. Dopo la settimana di pausa si ricomincia una nuova confezione, anche se non è terminato il ciclo. Si comincia la nuova scatola sempre dallo stesso giorno della settimana dal quale si è iniziato la prima volta.Vi sono però alcune eccezioni. Esistono infatti pillole che vanno assunte per 22 giorni si e 6 no.Un altro, più recente e a dosaggio più basso, che va assunto per 28 giorni senza pausa, anche se realmente contiene 24 confetti 'medicati' e 4 placebo (cioè senza principi ormonali).


CONTROINDICAZIONI Numerose sono le controindicazioni che riguardano malattie molto importanti cardiache, dei reni o del metabolismo, come ad esempio il diabete. È assolutamente vietata alle donne che hanno patologia trombofilica.Per questo è molto importante che il medico faccia un'accurata anamnesi e prescriva alcuni esami del sangue (obbligatori quelli della coagulazione) prima di assumerla. Sono necessari controlli clinici e della pressione ogni sei mesi, gli esami del sangue e il pap-test una volta all'anno. 
EFFETTI COLLATERALI Con il passare degli anni sono stati progressivamente ridotti i dosaggi degli ormoni contenuti nella pillola e sono state sintetizzate molecole che presentano anche alcuni effetti benefici e curativi, soprattutto sulle disfunzioni delle ovaie e della pelle. Questo ha contribuito alla progressiva riduzione degli effetti collaterali sia in termini di percentuale di presenza che di gravità. Comunque, a tutt'oggi, una piccola parte delle donne presenta i classici disturbi legati all'assunzione di questo contraccettivo. Ricordiamo i più importanti: aumento di peso, ritenzione idrica, gonfiori addominali, tensione o dolore al seno, facile irritabilità, cefalea, diminuzione del desiderio sessuale, variazione delle caratteristiche del flusso mestruale, accentuazione dei capillari cutanei, comparsa di macchie cutanee, nausea e vomito. Paradossalmente alcuni di questi sintomi migliorano nel tempo. Oltre all'azione contraccettiva la pillola ha anche effetti terapeutici e può essere impiegata per regolarizzare il ciclo, ridurre le cisti funzionali e le microcisti dell'ovaio, migliorare l'acne, ridurre il dolore mestruale, l'anemia conseguente a flussi abbondanti e la possibilità delle malattie infiammatorie della pelvi. Alcuni lavori scientifici riportano inoltre una potenziale riduzione del rischio di cancro dell'ovaio, dell'artrite reumatoide e dell'osteoporosi tra le donne che utilizzano questo metodo contraccettivo.
INDICE DI SICUREZZA La pillola estro-progestinica è il metodo contraccettivo con il più alto indice di sicurezza, prossimo al 100 per cento.Infatti, solo lo 0,1 per cento delle donne che utilizza questo metodo va incontro a gravidanze indesiderate, prevalentemente per problemi legati ad errori di assunzione o difficoltà di assorbimento a livello intestinale. Tra questi ricordiamo il vomito entro tre ore dall'ingestione, la contemporanea assunzione di alcuni farmaci, l'aumentato transito intestinale con numerosi episodi di diarrea. 

Progestinici ("minipillola") 
Spesso confusa con la pillola estro-progestinica a basso dosaggio, in realtà la minipillola contiene solo un progestinico (75 mcg di desogestrel) e va assunta continuativamente, senza alcuna pausa. È indicata per le donne che non possono assumere gli estrogeni e, soprattutto, per quelle che stanno allattando al seno il proprio bambino. L'effetto contraccettivo è dovuto principalmente all'inibizione dell'ovulazione; inoltre la minipillola determina un aumento della densità del muco cervicale che rende più difficile la risalita degli spermatozoi. L'indice di sicurezza è circa del 99%. 

Il cerotto contraccettivo 


La Food and Drug Administration (FDA) americana ha approvato nel 2001 un cerotto contraccettivo che contiene gli stessi principi attivi della pillola e che può essere applicato sulle braccia, sull'addome o sui glutei una volta alla settimana per tre settimane al mese. Gli ormoni vengono assorbiti dalla pelle con lo stesso meccanismo e indice di sicurezza dell'impianto sottocutaneo. Si presume che la somministrazione transdermica possa fare diminuire l'incidenza di disturbi tipicamente digestivi, come la nausea e il vomito. Il cerotto è una via elettiva di somministrazione in tutte quelle donne che hanno problemi di intolleranza al lattosio, contenuto normalmente nelle pillole. L'81% delle donne ha sottolineato che la somministrazione settimanale è facile da ricordare. Questo dato conferma il risultato degli studi clinici sulla migliore compliance della via transdermica rispetto a quella orale. Ancor più interessante è che la via transdermica è stata scelta anche da chi prima non usava alcun metodo contraccettivo (16%). Ciò sta ad indicare che l'innovatività del cerotto non solo ha "convertito" le utilizzatrici della pillola, ma anche le più giovani e le più restie alla contraccezione. 

L'anello vaginale 
E’ un dispositivo destinato a chi non può o non vuole prendere la pillola. Il cerchietto trasparente, che si posiziona come un assorbente interno, rilascia ormoni in basse concentrazioni, non si sente durante i rapporti e non si sposta. Va tenuto per un periodo di tre settimane, nel corso delle quali rilascia estrogeni e un progestinico che inibiscono l’ovulazione. Si toglie al termine delle tre settimane, e si lascia passare una settimana, durante la quale compaiono le mestruazioni.Al termine dei ette giorni si inserisce un nuovo anello. Non tutte le donne possono però farne uso, come chi ha un prolasso vaginale o per chi ha avuto malattie al fegato, ma i vantaggi sono notevoli soprattutto per chi soffre di diarrea o vomito giacchè gli ormoni, passando per la parete vaginale non hanno bisogno di essere digeriti e quindi transitare per lo stomaco per entrare nell’organismo e rendersi efficaci. Paragonato ai contraccettivi orali combinati comunemente utilizzati, oltre al vantaggio dell’utilizzo mensile, l’anello riduce l’esposizione della donna agli estrogeni, rilasciando 15 mcg di estrogeno (etinilestradiolo) e 120 mcg di progestinico (etonogestrel) al giorno. 

Il doppio olandese (pillola + preservativo) 
Questo sistema, varato negli anni '90 dal Ministero della Salute olandese si basa sull'uso contemporaneo di contraccezione ormonale e profilattico. Esso ha permesso di ridurre sia le gravidanze indesiderate, sia le malattie sessualmente trasmissibili: è attualmente considerato il metodo migliore ed è quello raccomandato dai ginecologi SIGO. E' importante soprattutto perchè responsabilizza entrambi i partners: ciascuno deve "fare la propria parte".

La pillola fa male? 
La pillola oltre che proteggere la donna da una maternità indesiderata la difende da gravi malattie. Il cancro del seno e' raro nella donna giovane. Dunque, anche un lieve aumento del rischio e', su base statistica, del tutto trascurabile. Si sa che c'e' un incremento modesto del rischio per cancro del collo dell'utero: non e', pero', un problema serio perchè la donna che compie il pap test regolarmente, si accorge del rischio con cinque anni di anticipo. Va ricordato, infine, come circa il 50% delle gravidanze sia indesiderato, con tutti gli effetti che ne conseguono. Proprio questa valutazione convince un numero sempre maggiore di donne, in tutto il mondo, ad assumere la pillola anticoncezionale. La pillola regola il ciclo, evita la sindrome premestruale, risolve la dismenorrea, diminuisce acne e irsutismo. La contraccezione orale protegge la donna dai rischi di un tumore dell'ovaio, dell'utero e, con ogni probabilita', del colon e del retto. Non è ancora stato chiarito se l’uso di contraccettivi orali accresca il rischio di sviluppare un cancro alla mammella più avanti negli anni, quando aumenta il rischio per questo tipo di tumore: dati recenti indicano che la pillola non influenza lo sviluppo di questo tipo di tumore. 

La sterilizzazione 
Prevede un vero e proprio intervento chirurgico sulle tube per la donna o i dotti deferenti per l'uomo, con conseguente sterilità permanente. Nonostante i progressi delle tecniche, infatti, ancora oggi è un metodo contraccettivo irreversibile la cui scelta deve essere, pertanto, attentamente valutata e meditata dalla coppia. Anche se la legge sull'aborto (legge n.194 del 22 maggio 1978) ha cancellato di fatto il divieto alla sterilizzazione, è alquanto difficile per il medico avallare richieste d'intervento di questo tipo, in quanto accade spesso che le persone, dopo qualche anno, richiedano il ripristino della fertilità. 

Sterilizzazione femminile
L'intervento consiste nella chiusura delle tube, ottenuta con varie metodiche. La tecnica più attuale è eseguita in laparoscopia e in regime di day hospital, ma necessita comunque dell'anestesia generale. Si applica una clip su ognuna delle tube.

Sterilizzazione maschile 
La vasectomia consiste nell'interruzione dei dotti deferenti, i canalini che portano gli spermatozoi all'esterno. L'eiaculazione avviene normalmente, ma il liquido seminale non contiene spermatozoi. La vasectomia può essere effettuata ambulatoriamente, in anestesia locale. L'interruzione dei deferenti, che nell'apparato genitale maschile rappresentano soltanto una via di transito per gli spermatozoi, non ha alcuna ripercussione sulle normali funzioni sessuali (erezione, eiaculazione) che sono regolate da strutture nervose completamente indipendenti.

Metodi contraccettivi utilizzabili in puerperio

  • METODI MECCANICI O DI BARRIERA (condom maschile e femminile, diaframma…) 
  • DISPOSITIVI INTRAUTERINI (IUD) 
  • METODI ORMONALI (minipillola) 

Dove informarsi?
La principale figura di riferimento per il benessere e la salute intima della donna è l'ostetrica. Anche quando non ci sono problemi particolari, una consulenza può aiutare a verificare che tutto sia regolare, a chiarire dubbi e curiosità ed eventualmente a impostare una contraccezione corretta. 

PUOI TROVARE L'OSTETRICA: 
- presso gli ambulatori degli ospedali; 
- presso i consultori familiari, pubblici o privati; 
- presso studi ostetrici.

2 commenti:

  1. Buonasera a tutti/e!!!Molto interessante!! da ostetrica un altro metodo naturale che puo essere efficace e ormai in uso da molte donne è il baby comp, il pearlye o il lady comp.. :) http://www.babycomp-it.org/prodotti/info-breve_e-metodo.html
    Cristina

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