Il termine puerperio deriva dal latino “puer” (bambino) e “parere” (generare).
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Quindi è un periodo che necessita di sorveglianza clinica
ma anche di “caring”.
Il caring sarà rivolto a:
• Sostenere, accompagnare e incoraggiare la
coppia al ruolo genitoriale
• Promuovere il “bonding” ossia
il legame e attaccamento genitori-figlio
In diversi Punti Nascita è stato applicato proprio per
favorire questo legame precocemente e continuativamente tra madre e figlio, il
“rooming-in” (permanenza del neonato
in stanza con la madre), che promuove anche l’allattamento al seno e favorisce
la prevenzione delle infezioni ospedaliere e crociate da manipolazioni da parte
del personale sanitario.
Ma che cos'è il puerperio?
E’ il periodo di tempo compreso tra il secondamento e la
ripresa dell’attività ciclica dell’ovaio
(comprende il post-partum).
Ha una durata di circa
6-8 settimane ed è un periodo in cui avviene la regressione della
maggior parte delle modifiche gravidiche locali e sistemiche.
Fanno aprte del puerperio anche le prime 2 ore che seguono
il secondamento definite “post partum”.
In questo periodo avvengono molti cambiamenti di tipo
biologico e psicologico:
• Ritorno degli organi riproduttivi alle
condizioni pregravidiche
• Scomparsa delle modifiche anatomo funzionali
della gravidanza
• Modificazioni mammarie per la
lattazione
• Assunzione del ruolo
genitoriale, allattamento, cura del neonato
Circa l’80% delle donne che non allattano avranno la
ricomparsa della mestruazione a circa 40-50 gg dal parto. La prima mestruazione
dopo il parto si chiama “capoparto”. In alcune donne la mestruazione ricompare
già dal 28° giorno dopo il parto.Tuttavia nella
maggior parte delle donne che allattano la durata dell’amenorrea è maggiore (in media 67 giorni); in molti casi l’amenorrea dura tutto il periodo
dell’allattamento (amenorrea da allattamento). La prolattina infatti va ad
influenzare la regolarità del ciclo ovarico interferendo con l’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio e provocando oligomenorrea o amenorrea. E’ da
considerare patologica un’amenorrea che si prolunghi oltre 6 mesi dopo la data
del parto.
Che cosa avviene nel puerperio?
Utero
Nel post-partum l’utero per
contrazione tetanica assume una forma a globo (globo di sicurezza) diconsistenza duro-lignea ed il suo fondo è situato a metà tra sinfisi pubica e linea
ombelicale trasversa (OT). Dopo le prime due ore dal parto l'utero risale fino a superare di qualche cm la linea OT, sia perché interviene
un certo grado di rilasciamento del miometrio, sia perché la parziale ripresa
del tono della muscolatura del pavimento pelvico tende a sospingere l’organo
verso l’alto. Lo stato di ripenezza della vescica urinaria o anche il suo
incompleto svuotamento possono ulteriormente accentuare la risalita dell’organo
nella cavità addominale. Dopo il parto vaginale il SUI ed
il collo uterino formano un collare cilindrico spesso circa 0.5 cm e lungo 3-6
cm che sporge in vagina ed il collo è beante per le prime ore (può entrarci una
mano).
La bocca uterina (OUE) è
edematosa ed i suoi bordi sono di colore violaceo o nerastro, irregolari per varie incisure.
L’OUI è più ristretto, a cercine
anulare e di diametro di poco inferiore a quello del canale cervicale e segna
il confine con il corpo dell’utero. Col passare delle ore il collo si chiude.
La cavità uterina, virtuale per
apposizione delle pareti, ha un diametro antero-posteriore di circa 12 cm e le pareti sono spesse circa 5 cm.
Per i processi involutivi al 10° g il fondo uterino non si palpa più
sopra la sinfisi pubica e l’utero dopo circa 6 settimane ha riacquistato le
dimensioni originarie (55-60 g).
Subito dopo il parto il peso dell’utero è di circa 1 Kg e dopo una
settimana è già dimezzato.
Dopo 6 settimane ritorna a circa 60 grammi. Al 3° g OUE e OUI sono pervi a
1-2 dita. In 10° giornata l’OUI è chiuso mentre l’OUE resta svasato.
Dopo 7 gg dal parto si apprezza di nuovo la cervice e si è ripristinato
il canale cervicale. Se le lacerazioni cervicali sono numerose, ne residua indurimento e
retrazione cicatriziale della portio.
L’OUE rimane stabilmente deformato e non è più puntiforme ma a fenditura
orizzontale o obliqua. Il SUI si
contrae e retrae e dopo alcune settimane scompare nuovamente nell’istmo come
punto di passaggio tra corpo e collo.
Che cos'è la lochiazione?
E’ una perdita vaginale di varia entità e
aspetto nei diversi gg del puerperio, dovuta allo sfaldamento della decidua.
- Ha reazione alcalina.
- L’odore è tipo il grasso rancido.
- Nei primi 5 gg se ne emettono circa 250-300 g.
E’ rossa
perché ematica i primi 2-6 gg (lochia rubra), poi diventa giallastra sieroematica (lochia serosa) sino al 10°g e dopo 10 gg scarsa, bianca e cremosa (leucociti) (lochia alba). Possono durare 2- >4 sett. Nelle donne che non allattano la
lochiazione può restare ematica anche
per 2 settimane e possono protrarsi come
scarse perdite ematiche anche sino alla 6° settimana di puerperio.
Cosa sono i morsi uterini?
Dolori
intermittenti crampiformi che dalla regione lombosacrale si irradiano alle
fosse iliache e alla radice delle cosce. Si verificano nei primi gg di puerperio. Sono dovuti a contrazioni uterine e si accompagnano ad emissione maggiore di lochi.Sono più frequenti nelle multipare. Nelle donne che allattano al seno si manifestano durante la poppata per
attivazione del riflesso mammillo-post-ipofisario e liberazione di ossitocina. A volte necessitano di analgesici e della sospensione degli uterotonici.
Vagina, vulva e perineo
La vulva perde la sua succulenza (per
decongestione ed eliminazione di acqua).
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Le piccole lesioni guariscono spontaneamente. Dell’imene lacerato rimangono piccoli lembi (caruncole mirtiformi) Il perineo è sede di episiorrafia o lacerazioni che a poco a poco
cicatrizzano.Esso riprende tono e consistenza dopo alcune settimane. Può persistere diastasi della sinfisi
pubica con pubalgie che di norma guariscono spontaneamente. Possono residuare dolori sacro-coccigei
per diverso tempo, con guarigione spontanea di norma. Il rilassamento dei legamenti pelvici può
causare sciatalgia e difficoltà
alla deambulazione.
Parete addominale ed altre strutture endopelviche
- La parete addominale rimane flaccida ed atonica per circa 5-6 settimane.
- Può verificarsi diastasi dei muscoli retti che non regredisce facilmente.
- Le strie gravidiche (smagliature) si riducono ma saranno permanenti, trasformandosi in piccole aree lineari di colore madreperlaceo.
- L’iperpigmentazione della linea alba non scompare totalmente.
- Il peritoneo viscerale che ricopre l’utero resta con plicature per circa una settimana per la riduzione improvvisa di volume del viscere ma dopo la prima settimana la sierosa peritoneale si adatta al corpo uterino assumendo l’aspetto liscio abituale.
- I legamenti rotondi dopo varie settimane riacquistano il tono e le dimensioni originarie se non dopo diverse settimane.
- Le tube in alcune settimane perdono turgore ed iperemia.
- Nell’ovaio si completa la regressione del corpo luteo gravidico che si trasforma in “corpo fibroso”.
Fenomeni generali del puerperio
Sistema nervoso
- Prevale nei primi gg bradicardia spiccata, ipotensione ortostatica.
- Sonnolenza e astenia.
- Labilità emozionale (pianto, crisi depressive) che interessa più del 50% delle puerpere e che scompare in pochi gg.
Apparato circolatorio
A volte
c’è un transitorio aumento del volume plasmatico (emodiluizione). Entro
una settimana il
volume del sangue ritorna ai livelli pre-gravidici (eliminazione di acqua).
Transitorio possibile aumento della PA
(solitamente risoluzione spontanea in poche settima (attenzione
agli
ossitocici e uterotonici!!)
Eventuali
varici si riducono ma non scompaiono.
Apparato respiratorio
La capacità
vitale riprende velocemente il valore pre-gravidico. Si riduce
la frequenza respiratoria.
Entro la
fine della prima settimana tutto ritorna alle condizioni pre-gravidiche.
Apparato gastrointestinale
Tutti gli
organi endoaddominali per la involuzione uterina ritornano alle loro
sedi. Frequenti
stipsi e meteorismo (anche per ipotonia muscoli addominali e inibizione
riflessa della defecazione per timore del dolore). Frequenti
emorroidi (e trombosi). Appetito
variabile. Sete intensa.
Apparato urinario
Tutte le modifiche gravidiche anatomo-funzionali regrediscono entro 3 settimane. Se compare lieve proteinuria in travaglio e nelle ore dopo, in pochi gg scompare. L’uretere dislocato e spesso dilatato, torna in sede e di calibro normali entro 2 mesi circa. Frequente transitoria difficoltà ad urinare nei primi gg (atonia vescicale, traumi contusivi con edema collo vescica ed uretra) (ripresa in 2-3 gg). Meno frequente una modica incontinenza urinaria da sforzo (IUS) per paresi transitoria degli sfinteri.
Tutte le modifiche gravidiche anatomo-funzionali regrediscono entro 3 settimane. Se compare lieve proteinuria in travaglio e nelle ore dopo, in pochi gg scompare. L’uretere dislocato e spesso dilatato, torna in sede e di calibro normali entro 2 mesi circa. Frequente transitoria difficoltà ad urinare nei primi gg (atonia vescicale, traumi contusivi con edema collo vescica ed uretra) (ripresa in 2-3 gg). Meno frequente una modica incontinenza urinaria da sforzo (IUS) per paresi transitoria degli sfinteri.
Metabolismo
Il metabolismo basale torna ai valori pre-gravidici entro 2 settimane.
Si può osservare:
- Transitorio aumento dell’azotemia (per >
catabolismo.
- Transitoria iperglicemia (1 g).
- Per poliuria e sudorazione intensa si ha
l’eliminazione di acqua (- 2/3Kg in 3-4gg).
- Frequente la chetonuria puerperale
(2-3gg, per travagli lunghi e faticosi).
- Frequente creatininuria (per 2 sett., per
l’intenso catabolismo).
Temperatura
La temperatura ascellare non deve salire >
37.2°C. Il “brivido fisiologico” non dipende da
variazioni termiche (allergia a microemboli di Liquido amniotico? Dispersione calorica in
corso di travaglio?).
Tuttavia in prima settimana possono esserci
transitorie elevazioni ma < 38°C. Con la montata lattea aumenta di pochi decimi
di grado la Temperatura ascellare.
Principali ormoni e loro livello in puerperio
hCG:
scompare in 10-15 gg
FSH:
valori bassissimi nei primi 10-12gg
LH:
bassi livelli sino al 28° giorno, ma
saltuari picchi di tipo ovulatorio nel periodo del capoparto.
Estrogeni: rapida caduta sino a valori della fase follicolare precoce. Non si
alzano per un po’ neanche
quando
comincia ad alzarsi l’FSH (relativa insensibilità ovarica alle Gn).
Progesterone: rapida caduta dopo il parto e rimane molto basso sino alla ripresa del
ciclo ovarico.
La PRL aumenta progressivamente già in
gravidanza per opera delle cellule lattotrope ipofisarie con
valori che,
rispetto ai pregravidici (5-25 ng/ml), raggiungono valori elevatissimi nel III
trimestre (90-250
ng/ml).
Nei giorni immediatamente prima del parto e per pochi gg dopo non si
notano grandi variazioni della
PRL. Dpo il 5° g comincia a diminuire.
Nelle donne che allattano si nota un
immediato aumento della PRL durante e subito dopo la suzione.
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