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lunedì 1 ottobre 2012

Anna e l'allattamento - Quello che posso consigliare a tutte le mamme è di non arrendersi

Ciao sono Anna, mamma di Giuseppe in attesa della mia principessina, vi scrivo per raccontarvi la mia esperienza sull'allattamento: non proprio felice almeno all’inizio, per un pelo non ho mandato all’aria tutto…

Dai primi momenti seguenti la nascita del mio piccolo, viste le complicanze avute in gravidanza, è stato sottoposto a molteplici visite che puntualmente venivano fatte durante i primi tentativi di attaccamento al seno, nonostante chiedessi la cortesia di lasciarmi almeno provare…la risposta del personale sanitario era sempre la stessa: <<c’è tempo>>…risultato: dopo due giorni il piccolo strillava dalla fame ma non riusciva ad attaccarsi (non aveva imparato subito e un po’ per pigrizia, un po per debolezza non si attaccava più…), ho iniziato a tirare il colostro con il tiralatte e glielo davo con una siringhetta per cercare di invogliarlo, ma povero cucciolo, a ogni tentativo al seno, questo gli scappava di bocca; e anziché darmi aiuto e sostegno, la puericultrice senza nemmeno chiedere quale fosse il problema è venuta a darmi l’aggiunta : <<Signora, ogni quattro ore gli dia questo…>>, lì mi sono un attimino indispettita, non era accettabile, dovevamo almeno provarci!!! mi sono imposta e ho dovuto firmare la presa di responsabilità per non volergli dare il LA…tra pianti e strilla (suoi e miei), mi viene in mente di comprare i paracapezzoli (li avevo visti su qualche rivista), e così grazie all'attrito del silicone il bimbo è riuscito ad attaccarsi; ma, ahimè non è finita quì… nel bel mezzo della montata lattea ecco che la puericultrice viene a criticarmi per l’uso dei paracapezzoli in maniera non proprio garbata e con tutta l’arroganza di cui era capace, credetemi avevo il seno gonfissimo e nell’arco di 2 minuti: flop andato via tutto, compresa la mia autostima…inoltre il piccolo sentendo la mia agitazione non si attaccava più.
Con calma piano piano e con l’aiuto di mio marito sono riuscita a calmarmi e a far riattaccare il piccolo, ma mentre ci riprendevamo: tadan!!! Bilirubina molto alta, ittero, quindi lampada da cui non potevo prenderlo per non ricordo bene quante ore consecutive, prontamente la simpaticona che ormai mi aveva preso di mira facendone un caso personale, viene con sorriso da ebete a dirmi: << su signora mi sa che si può arrendere! E glielo dia questo latte artificiale!!! O, per caso, vuole far morire di fame ill bambino???>>…credetemi non le ho svuotato il cestino dei rifiuti addosso per tanto così, per il bene di mio figlio ho mantenuto la calma e mi sono attaccata al tiralatte; non ho dormito per due notti e due giorni, ogni due ore tiravo e gli davo quello che riuscivo mentre era nella lampada, con il biberon, mettendo davanti alla tettarella il paracapezzoli, in modo da evitare che nel momento in cui lo avessi attaccato al seno con il medesimo, lo potesse rifiutare; così facendo dopo qualche giorno, finalmente fuori dalla lampada il mio piccolo aveva preso peso e si è subito attaccato benissimo…e fù così che allattai in modo esclusivo e a richiesta fino allo svezzamento, abbiamo poi proseguito oltre sempre a richiesta, anche durante la mia seconda gravidanza (che sto ancora vivendo) finché lo ha voluto, ad un certo punto con molta naturalezza non ne ha più chiesto e si è autosvezzato …non nego che è stato uno stress non indifferente e se non fosse stato per la mia testardaggine probabilmente avrei mollato e rinunciato, ma sono contenta di essermi imposta con tutta me stessa, solo così siamo riusciti, nonostante mille difficoltà e momenti di sconforto, a vivere momenti magici grazie all'allattamento…quello che posso consigliare a tutte le mamme e di non arrendersi: è nella nostra natura allattare, basta ricordarsi che la sopravvivenza del genere umano è dovuta proprio a questo fantastico scambio tra madre e figlio e anche con le difficoltà, credetemi, si può!
Per la mia principessa in arrivo spero di ripetere l’esperienza, ne sono molto fiduciosa, più che altro spero di trovare stavolta persone competenti e umane che sappiano aiutare e guidare sulla giusta via una neo mamma.

Anna Gerace

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